Italo Marucci - giacomo lisia

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Italo Marucci

 
 

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Da  "Il Banditore"  -  Aprile 1995

di Italo Marucci


GIACOMO LISIA E IL SUO AERODINAMISMO PITTORICO


Il cammino dell' arte è stato per Lisia un cammino naturale, necessario ed elementare come il cammino di un fiume fino alla foce. Voglio dire che se per gli altri artisti della sua generazione l' arte è stata  un continuo informarsi alle cose passeggere degli uomini, ai capricci di una cultura stanca esautorata o di una tendenza con sfaccettature poliedriche, per Giacomo Lisia è stata il naturale evolversi dello spirito dell' uomo verso ciò che ha di più elevato: il desiderio, o meglio la sete di poesia.

Se in altri artisti la semplificazione, il ritmo serrato, il costrutto armonico erano motivi di cultura, di scoperte al di fuori della loro natura, un affannarsi ad essere alla moda, per Lisia era una necessità interiore suggerita da una autentica aderenza al proprio tempo: il maestro non vi giunge attraverso un ragionamento, una constatazione sollecitata dal di fuori, ma per istinto, per una naturale ascesa del proprio spirito.
Una personalità tanto forte e distinta non si sviluppa se non a prezzo di una severa disciplina interiore.
Maturato in questo clima Lisia doveva per forza di natura esprimere se stesso in forme articolate su cadenze aerodinamiche, di costrutti cosmici. Già dall' inizio la sua arte ubbidisce a regole di spazio e tempo a regole di equilibrio, di sintesi, di forza, di potenza costruttiva: Giacomo Lisia non dipinge ma edifica, costruisce la propria opera, trascurando l' effetto, avendo presente, nella elaborazione, di far assurgere intera la materia coloristica, facendo divenire essa stessa anima, in armonia con la luce, lo spazio e l' aerodinamismo pittorico. In queste opere è racchiusa l' esperienza artistica di Lisia, è tutto il suo credo umano e spirituale, il risultato delle sue indagini sulla natura e sull' uomo, dei suoi tormenti artistici per giungere a chiarire, a scoprire del tutto la propria forma espressiva.

La sua pennellata è sintetica, il colore non da ingombro ma è elaborato da una funzione di un aerodinamismo che fa risaltare le forme e gli oggetti in una atmosfera sconfinata e senza tempo.

Um colore sobrio, non fine a se stesso, dà la sostanza degli oggetti e delle cose; la trasparenza della luce che penetra la materia; la corposità aerodinamica delle ombre: è un colore che già sul nascere appartiene a quell' oggetto, a quella forma, a quello spiegamento di luce o di ombra: è appropriato come un  aggettivo insostituibile in un forte componimento poetico.

Il tema di Lisia è uno sfondo aerodinamico come immagine visiva del vuoto e diventa il complemento necessario del tema del quadro, cioè di quella "presenza" di una immagine che copre e scopre, ad un tempo, l' essenza di una realtà poetica.

E, con la poetica, si precisa la tecnica, quella tecnica di postillage che è quasi un continuo trasporto di particelle aerodinamiche lungo le invisibili correnti che si intessono nello spazio vuoto, finchè in un punto certo dello spazio infinito, quei piccoli panneggi si accumulano, come attratti da un magnete, fino a formare in maniera aerodinamica una natura morta, un paesaggio, una figura.


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